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Il Piccolo Principe è l’opera più famosa ed amata di Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944). Pubblicato per la prima volta in inglese nel 1943 negli Stati Uniti, nello stesso anno e sempre negli U. S. A. uscì la versione originale francese. Nel 1945, dopo la morte dell’autore, fu edito in Francia e poi via via nel resto del mondo: in italiano comparve nel 1949. L’opera è corredata dai disegni dell’autore. Il racconto nacque a seguito della richiesta dell’editore statunitense di Saint-Exupéry di un racconto per bambini per il Natale, ma solo quando l’autore sentì in sé la forza di reagire alla malinconia e alla solitudine la novella prese vita, per dar modo all’autore di esprimere, attraverso il piccolo principe, il suo sentire: «I grandi non capiscono mai le cose da soli, e per i bambini è pesante dover essere sempre lì a spiegare tutti i momenti.» Come dire che bisognerebbe sempre ascoltare con attenzione i bambini, anche quei bambini che sono ancora dentro di noi. Questa è la dedica: «A Léon Werth, mi scuso con i bambini per avere dedicato questo libro a una persona adulta. Ho una buona scusa: questo adulto è il miglior amico che ho al mondo. Ho un’altra scusa: questo adulto può comprendere tutto, persino i libri per bambini. Ho una terza scusa: questo adulto abita in Francia dove patisce fame e freddo. Ha davvero bisogno di essere consolato. Se tutte queste scuse non bastassero, allora voglio dedicare questo libro al bambino che questo adulto è stato tempo fa. Tutti gli adulti prima di diventare adulti sono stati bambini. (Ma pochi di loro se ne ricordano.) Pertanto correggo la mia dedica: A Léon Werth quando era un ragazzino». Abbiamo scelto di non scrivere una sinossi del libro nella forma consueta. Sottolineiamo solamente che è un racconto per bambine e bambini e adulti, capace di regalare ad ogni lettrice, ad ogni lettore, riflessioni e pensieri profondi sul significato e sul valore della vita.
Fonte: Liber Liber