Progetto pilota: inserimento lavorativo in azienda

L’obiettivo è promuovere la sperimentazione e la diffusione di percorsi innovativi sui temi dell’occupazione e del lavoro.

La sperimentazione ha previsto l’individuazione di tre aziende operanti nel mondo profit con cui sviluppare un progetto di accompagnamento all’inserimento di persone con disturbi dello spettro autistico.

Sono state analizzate situazioni in cui, a fronte di progettazioni condivise (azienda-servizio-rete di sostegno e cura – famiglia) i percorsi di inserimento al lavoro hanno avuto esito positivo. In particolar modo il successo può essere determinato da una serie di fattori che, nella loro omogeneità, possono costituire i principi su cui avviare il percorso. Nella sperimentazione con le aziende profit si intende verificare se questo modello possa essere replicabile, se sia sostenibile, se possa condurre all’assunzione della persona con disabilità  e a ri-definirne il ruolo sociale.

Questi i passaggi della sperimentazione:

1.PERSONA CON DISABILITA’: valutazione attenta delle caratteristiche della persona con disabilità  con disturbi dello spettro autistico e individuazione di elementi che definiscano il percorso di integrazione al lavoro in coerenza col benessere della persona stessa (utilizzando innovativi strumenti di valutazione).

2.AZIENDA/E PROFIT: individuazione delle aziende pilota che siano disponibili ad accogliere la persona con disabilità  al proprio interno attraverso lo strumento dell’art. 11 della legge 68/99. Alle aziende viene richiesto di definire una figura che svolga la funzione di referente del percorso (in linea col recente decreto del Jobs Act).

In accordo con l’azienda, avvio di un percorso di tirocinio della durata di 3/6 mesi, con la presenza di un tutor del servizio inviante. Le aziende sono state selezionate fra quelle che hanno già  collaborato con la rete dei partner e che si sono dimostrate particolarmente sensibili e attive nell’ambito della responsabilità  sociale avendo già  nel proprio organico lavoratori con disabilità . La definizione della mansione e del ruolo lavorativo è fra gli elementi di individuazione e valutazione dei candidati da proporre nella sperimentazione.

3.RETE DI SOSTEGNO/COORDINAMENTO: i referenti della rete di sostegno della persona con disabilità  (rete sociale e di cura, famiglia, servizi di accompagnamento) si coordinano e definiscono un luogo di restituzione dell’andamento e/o di intervento, insieme al referente dell’azienda. Particolarmente importante è  l’aggiornamento costante con la struttura sanitaria di riferimento.

4.STRUMENTI E OPERATORI: utilizzo di strumenti di finanziamento previsti da Fondo Regionale Disabili. Valorizzazione delle diverse competenze della rete di progetto, al cui interno si prevedono: esperti di politiche attive del lavoro, operatori del sociale, operatori della cooperazione sociale, famiglie, supporto scientifico dell’andamento del percorso attraverso gli strumenti utilizzati in fase di valutazione finale. Questa rete si connette col settore sanitario di cura che ha in carico le persone con disabilità.

5.ASSUNZIONE E MANTENIMENTO: al termine del percorso di inserimento, in caso di assunzione, la sperimentazione prevede un’azione di mantenimento del posto di lavoro (che potrà  protrarsi con risorse proprie oltre i termini di scadenza del progetto). Il mantenimento del posto di lavoro sarà  sostenuto in costante collaborazione con il referente dell’azienda e potrà  prevedere azioni di aggiornamento (formazione specifica, training on the job, incontri di condivisione fra la rete e il referente aziendale).